Riunione di crisi domenica per salvare la più vecchia agenzia di viaggi al mondo. La Thomas Cook, fondata nel 1841 - infatti - rischia il fallimento con pesanti conseguenze per i 22 mila dipendenti e i 600mila turisti attualmente in viaggio. La riunione odierna tra direzione, creditori e azionisti deve portare allo sblocco di oltre 227 miloni di euro.
L'iniezione di risorse finanziarie fresche da pompare per salvare il bilancio in extremis salirebbe così a oltre un miliardo di sterline, dopo quelle raccolte negli ultimi mesi.
L'annuncio si è reso necessario sulla scia degli allarmi rilanciati dai media sul destino dell'azienda, che pure di recente aveva trovato un accordo col gruppo cinese Fosum - già detentore di un pacchetto azionario del 17% e proprietario del francese Club Med - per la cessione delle attività di agenzia turistica e di una quota della propria compagnia aerea omonima.
Il ministro degli esteri britannico Raab ha dichiarato di sperare che Cook possa continuare la sua attività ma in caso contrario è già pronto un piano per assicurare il rimpatrio dei 150mila cittadini britannici in viaggio con il tour operator.
GB, Thomas Cook rischia il fallimento
Telegiornale 22.09.2019, 22:00