L’uso dell’intelligenza artificiale per generare immagini fittizie delle vittime di Auschwitz “è un profondo atto di mancanza di rispetto”. Lo scrive il Museo di Auschwitz, denunciando la pratica diffusa su determinate pagine Facebook.
Si tratta di post - si legge in una nota - che copiano contenuti reali (nomi, date e fatti biografici), ma abbinano queste informazioni a immagini generate dall’intelligenza artificiale. “Non sono foto reali delle vittime: sono invenzioni digitali, spesso stilizzate o asettiche, che rischiano di trasformare il ricordo in una performance romanzata”. Il Museo parla dunque di una “pericolosa distorsione dei fatti”.
Il Museo parla dunque di una “pericolosa distorsione dei fatti” e sottolinea che le fotografie autentiche sono spesso “l’unica traccia rimasta delle singole vite distrutte ad Auschwitz”. A coloro che si impegnano a preservare la memoria delle vittime, il museo rivolge l’invito di verificare le fonti e di opporsi alla diffusione di contenuti storici manipolati.

Giorno della memoria
Telegiornale 27.01.2023, 13:30
Auschwitz, la necessaria memoria
Modem 27.01.2025, 08:30
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