Nestlé Waters, filiale del colosso di Vevey, potrà continuare a commercializzare le bottiglie d’acqua gasata Perrier con la denominazione “acqua minerale naturale”. Lo ha deciso martedì il tribunale di Nanterre, respingendo il ricorso dell’associazione dei consumatori UFC-Que Choisir. L’associazione sosteneva che la microfiltrazione utilizzata dal gruppo sulle sue acque non consentiva più di utilizzare la denominazione “acqua minerale naturale” e chiedeva il “divieto di commercializzazione” e la “cessazione delle pratiche ingannevoli”.
“L’esistenza di un rischio sanitario per il consumatore legato alle acque Perrier etichettate come ‘acque minerali naturali’ non è affatto dimostrata con l’evidenza richiesta in sede di procedimento d’urgenza, per cui non è dimostrato alcun danno imminente”, ha risposto il tribunale nella sua decisione. All’inizio di giugno, l’UFC-Que Choisir aveva avviato un procedimento d’urgenza presso il tribunale di Nanterre.
Il tribunale ha respinto le richieste di UFC-Que Choisir e condannato l’associazione al pagamento delle spese giudiziarie, secondo la decisione, ottenuta dall’agenzia AWP martedì sera. Dovrà versare 5’000 euro a Nestlé Waters e a due filiali, tra cui quella che gestisce il sito di produzione di Perrier a Vergèze nel Gard.
In un comunicato pubblicato a metà novembre sul suo sito web, l’associazione denunciava “una vasta truffa ai consumatori” da parte della multinazionale, che avrebbe fatto “ricorso a trattamenti di disinfezione vietati per tentare, senza alcuna garanzia, di arginare l’inquinamento e la contaminazione batteriologica regolare delle acque che l’azienda prelevava dai suoi pozzi prima di imbottigliarle. Tuttavia, Nestlé Waters ha continuato a etichettarle come “acque minerali naturali”, cosa che non erano più dopo questi trattamenti“, sostiene l’organizzazione, sottolineando che ”in media, un’acqua minerale naturale viene venduta a un prezzo da 100 a 300 volte superiore a quello dell’acqua del rubinetto”.
L’associazione dei consumatori ha inoltre presentato una denuncia al procuratore della Repubblica di Nanterre contro Nestlé Waters e i vari soggetti coinvolti nella vicenda. Secondo l’associazione UFC-Que Choisir, la denuncia è ancora in fase di esame.

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