Nestlé Waters, la filiale per il settore dell’acqua in bottiglia del colosso elvetico Nestlé, contesta le rivelazioni del sito web francese Mediapart secondo cui le sue acque minerali naturali Contrex e Hépar sarebbero contaminate da microplastiche a causa delle operazioni di sversamento illegali di Nestlé.
L’azienda “respinge categoricamente le accuse relative alla presenza di microplastiche nei pozzi di Hépar e Contrex”, ritenendole “infondate”, e afferma che le acque in bottiglia dei suoi due marchi “sono perfettamente sicure e possono essere consumate in totale sicurezza”, secondo un comunicato stampa di Nestlé Waters ottenuto lunedì dall’agenzia AWP.
Sabato il sito investigativo online francese Mediapart, basandosi “sulle conclusioni dell’indagine dell’Ufficio francese per la biodiversità” (OFB), ha rivelato che “le acque di Contrex e Hépar contengono livelli ‘esorbitanti’ di microplastiche a causa delle discariche abbandonate di Nestlé, che hanno inquinato le fonti d’acqua”, rappresentando “un reale rischio per la salute”.
Da parte sua “Nestlé Waters contesta vigorosamente i risultati delle analisi condotte dal laboratorio incaricato dall’OFB”, un ente pubblico dedicato alla tutela della biodiversità, sostenendo che “queste analisi sono state effettuate da un laboratorio non accreditato per l’analisi delle microplastiche”.
Il processo previsto a novembre
“Non appena appresa la notizia”, l’azienda, che imbottiglia anche l’acqua Vittel nell’omonima città, afferma di aver “avviato analisi di verifica” con il laboratorio Nestlé NQAC e le sue controparti Terana e SGS Fresenius, con sede in Germania. Secondo l’azienda “i dati affidabili e coerenti di questi tre laboratori mostrano l’assenza di microplastiche nell’acqua proveniente dai nostri pozzi”.
Nestlé Waters è sotto processo in Francia per lo stoccaggio di rifiuti e la gestione di quattro discariche abusive di bottiglie di plastica a Contrexéville, They-sous-Montfort, Saint-Ouen-Les-Parey e Crainvilliers, per un volume complessivo di 473’700 metri cubi, l’equivalente di 126 piscine olimpioniche. Il processo si terrà a fine novembre a Nancy, nella Francia orientale.
Lo scorso luglio, sono state effettuate perquisizioni presso la sede centrale di Nestlé France a Issy-les-Moulineaux, vicino a Parigi, secondo quanto riporta l’Agenzia Francese per la Prevenzione delle Frodi e ciò nell’ambito di una denuncia (presentata dall’ONG Foodwatch) “contro Nestlé e Nestlé Waters” in merito alla vendita di acqua in bottiglia filtrata illegalmente.
All’inizio del mese scorso il quotidiano francese Le Monde ha riportato che Nestlé aveva annunciato di aver rimosso i suoi filtri illegali, ma non aveva ancora fornito la prova che le sorgenti Perrier, situate nel sud della Francia, potessero produrre una bevanda che soddisfacesse i criteri per l’acqua minerale naturale.
Nella prima metà dell’anno, la divisione Nestlé Waters & Premium Beverages, che comprende i marchi Vosges, Perrier, Maison Perrier e San Pellegrino, ha generato un fatturato di 1,82 miliardi di franchi svizzeri, in crescita dello 0,6% su base annua.
RG 12.30 del 11.08.2025 - Acque minerali “inquinate”, Nestlé nega le accuse
RSI Info 11.08.2025, 13:30
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