Nestlé è una delle più importanti multinazionali svizzere – ed è l’impresa agroalimentare numero uno al mondo. Ma da alcuni anni è alle prese con un guaio che riguarda le sue “acque minerali naturali” o “acque di sorgente”. Controlli hanno mostrato quanto queste non siano pure, ma filtrate o trattate prima di arrivare sulle nostre tavole. Nestlé ha riconosciuto di avere sottoposto le acque a trattamenti illegali e che l’acqua pura di sorgente, libera da pesticidi o altri inquinanti, oggi non esiste più. Ma la vicenda è solo agli inizi, perché una commissione d’inchiesta del Senato francese accusa ormai lo Stato di essersi piegato al lobbismo di Nestlé, eliminando dai rapporti sanitari ogni riferimento a pesticidi o batteri nelle acque minerali.
Quali sono i dettagli di questa vicenda in Francia e quali gli sviluppi in Svizzera?
Ne parliamo con la nostra collaboratrice dalla Francia, Annalisa Cappellini. E con la collega Monica Fornasier, della redazione Nazionale.