Swiss deve sostituire circa mille respiratori a disposizione degli equipaggi in caso di sviluppo di fumo in cabina: la compagnia ha infatti notato un malfunzionamento durante l’uso. Alcuni dei dispositivi sono difficili da rimuovere dalla loro confezione: durante tale processo sono stati danneggiati e non hanno poi funzionato correttamente.
L’aviolinea, che ha immediatamente informato le autorità competenti, sta sostituendo i respiratori interessati. Per garantire la sicurezza degli equipaggi durante questa fase, che durerà mesi, gli esperti aziendali hanno elaborato, tra l’altro, un programma di formazione aggiornato.
Il cosiddetto Protective Breathing Equipment (PBE) funge da protezione per i piloti e gli assistenti di volo. Si tratta di una maschera dotata di un generatore di ossigeno, in modo che la respirazione sia possibile anche in caso di sviluppo di fumo sugli aerei interessati da un principio di incendio.
Come si ricorderà Swissair - la compagnia che precedette Swiss - visse un caso tragico di fumo in cabina: il 2 settembre 1998 il volo 111 - un MD-11 decollato da New York e diretto a Ginevra - precipitò al largo della Nuova Scozia, causando la morte di 229 persone. I piloti si trovarono impossibilitati a governare l’aeromobile proprio per il fumo sviluppatosi nel cockpit.

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Telegiornale 02.09.2023, 20:00