Un gruppo di ex agenti e alti funzionari della CIA ha creato un sito web per replicare al rapporto della Commissione intelligence del Senato, che ha sollevato pesanti accuse contro la Central Intelligence Agency e il ricorso alla tortura nelle prigioni segrete in Afghanistan e nell'est europeo.
Su CiaSavedLives.com, si afferma che il rapporto non tiene conto del contesto che gli Stati Uniti avevano di fronte dopo l'11 settembre. Inoltre, si legge, durante il processo di stesura, non sono stati ascoltati i funzionari dell'agenzia responsabili di applicare e valutare l'efficacia del programma, "autorizzato dal presidente, supervisionato dal Consiglio per la sicurezza nazionale e definito legale dal ministro della giustizia degli Stati Uniti in numerose occasioni".
Nel rapporto, si dice anche che il presidente George W. Bush fu tenuto all'oscuro per ben quattro anni sulle tecniche d'interrogatorio utilizzate dal 2002. Nel 2006, i vertici della CIA lo misero al corrente di ciò che accadeva e, anche se sostanzialmente la Casa Bianca approvò i metodi, questo provocò il suo imbarazzo e disagio.
Dall'estero, intanto, sono arrivati i primi commenti e, in particolare, dalla Francia dove Marine Le Pen, leader del Front National, partito di estrema destra, ha detto che il ricorso alla tortura nell'ambito del terrorismo può essere utile e giustificata.
AFP
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