Amelia Earhart, l'iconica pioniera dell'aviazione mondiale e prima donna ad aver compiuto un volo transatlantico da sola, potrebbe aver finito i suoi giorni, sola, naufraga in un'isola disabitata dell'Oceano Pacifico.
A rivelare nuovi indizi su uno dei misteri più oscuri del secolo scorso sono scienziati della “Earhart Foundation” che da decenni tentano di scoprire la verità sulla morte della pilota; l'aereo con cui Amelia stava tentando il suo secondo volo transoceanico nel 1937 scomparve improvvisamente, dopo 25 giorni. E dopo due settimane di ricerche nelle acque del Pacifico, la donna fu data per morta annegata.
Ora c’è il possibile colpo di scena: i resti parziali di uno scheletro trovato sull'isola Nikumaroro, parte dell'arcipelago delle Howlands (nell'area in cui il velivolo sparì) sarebbero simili alle misure del corpo della Earhart. Grazie a strumenti forensi moderni e tecnologie sofisticate si è notato che braccia e scheletro della donna sarebbero virtualmente identici.
ATS/EnCa