Sette persone sono morte e 42 sono rimaste ferite negli attacchi lanciati dalle forze russe durante la notte su oggi, mercoledì, contro la città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale non lontano dal confine con la Polonia. Tra i morti ci sono tre bambini.
Il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyi, su Telegram ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Dal canto suo il sindaco della città, sempre su Telegram, aveva informato del fatto che “edifici residenziali sono in fiamme nella zona della stazione ferroviaria principale”. Aggiungendo che a causa degli attacchi russi “due scuole non inizieranno le lezioni oggi e gli studenti restano a casa”. Il sindaco ha poi detto che “molte finestre di abitazioni e palazzi sono andate in frantumi nella zona delle vie Konovalets, Braty Mikhnovski e Melnyk”.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram ha reso noto che l’attacco missilistico russo di ieri a Poltava, nell’Ucraina centro-orientale, ha provocato almeno 53 morti e quasi 300 feriti fra i soldati in formazione all’Istituto militare delle comunicazioni. “Sappiamo che ci sono persone sotto le macerie dell’edificio distrutto”, ha aggiunto il capo dello Stato, che in precedenza aveva promesso una risposta alla “feccia russa”, tornando a chiedere ai Paesi NATO il permesso di utilizzare le armi da loro fornite per colpire in profondità la Russia.
Flash 08.00 del 4.09.2024 Il servizio di Naima Chicherio
RSI Info 04.09.2024, 07:56