Nove milioni di franchi: è la somma per la quale è stato venduto all’asta uno Stradivari all’inizio di quest’anno. Cifre che possono facilmente ingolosire i malintenzionati e infatti sono in aumento le contraffazioni dei violini di Cremona. Vengono realizzate principalmente in Cina e nell’Europa dell’est. In difesa di quest’eccellenza artigianale è quindi intervenuta la Regione Lombardia con una legge che intende proteggere e valorizzare il “Made in Cremona”.
Nella città lombarda sono circa 200 le botteghe di liuteria. Tra queste quella del 52enne Stefano Conia, terza generazione di liutai, che si sono tramandati anche il nome. Per distinguersi, ci tiene al soprannome “Il giovane”, nonostante ormai da quasi 40 anni costruisca violini nella bottega di sempre, non distante dalla casa nuziale di Stradivari.
“Mi fa ricordare molto quello che era Michelangelo quando sceglieva il suo blocco. E vedeva già dentro il suo blocco di marmo la scultura – racconta ai microfoni della RSI -. Anch’io vedo già nel mio pezzo di legno la forma del violino”.
“Quello che sono quel giorno lì, impregna lo strumento. – aggiunge - Giornata positiva, negativa, felice, triste…lo strumento vive di tutte queste emozioni, è lo specchio di chi sono io, per me è qualcosa di speciale, di unico, qualcosa di irripetibile”.
La liuteria a Cremona è un’eccellenza artigianale che tramanda gli insegnamenti dei Grandi Maestri Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù, perpetuando il “saper fare liutario”, dal 2012 riconosciuto come Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Oggi però è più che mai minacciata dalla contraffazione.
“È un fenomeno che colpisce parecchio l’artigianalità dei nostri strumenti – dichiara Giorgio Grisales, presidente del Consorzio liuteria -, in quanto qualche sprovveduto compra degli strumenti all’estero, mercato cinese o bulgaro, e poi porta questi strumenti a Cremona marchiandoli ‘Made in Cremona’”.
Toccherà ora alla legge regionale di recente approvazione non solo combattere la contraffazione, ma anche valorizzare e promuovere il prestigio cremonese.