I controlli all’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv potrebbero ispirare il Comitato dell’UE chiamato a valutare l’adozione di nuove misure di sicurezza dopo gli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo.
Lo scalo israeliano è infatti considerato uno dei più sicuri al mondo e in questi giorni è indicato come il modello giusto da seguire.
La differenza più evidente rispetto ad altri paesi è la presenza di due posti di controllo: uno per le automobili in arrivo e l’altro per le partenze internazionali dove, già prima dell’ingresso, ci sono i metal detector.
Inoltre, all’interno dello scalo ogni persona in procinto di partire viene interrogata da agenti della sicurezza dell’aeroporto prima del check-in. Questi ultimi, sulla base del proprio giudizio e dell’esito del controllo dei bagagli al metal detector, possono ispezionare ulteriormente le valigie e, in alcuni casi perquisire i passeggeri.
Sistemi che si sono rivelati estremamente efficaci, ma che non sono esenti da contestazioni: gli arabi israeliani, in particolare, sostengono di essere molto più controllati dei loro compatrioti ebrei.
RG/mrj
RG 12.30 del 31 marzo 2016 - Il servizio di Michele Giorgio
RSI Info 31.03.2016, 15:36
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