Biagio Antonacci è imputato a Milano con l'accusa d'aver evaso circa 3,5 milioni di euro tra il 2004 e il 2008. Il dibattimento è entrato nel vivo martedì con la testimonianza di un agente della guardia di finanza che ha ricostruito il meccanismo usato per la presunta frode: l'artista si sarebbe servito dell'interposizione di tre società, una delle quali straniera, per pagare meno tasse.
E' stato sentito anche il suo fiscalista, il quale ha ricordato alla Corte che quattro anni fa l'autore di "Convivendo" ha raggiunto un accordo con l'erario, regolarizzando la sua posizione.
ANSA/dg