''Mi piacerebbe tanto lavorare con Maria Elena Boschi''. Così Tinto Brass stamani (mercoledì) a Roma dove ha presentato una mostra a lui dedicata, "Uno sguardo libero", nel Complesso del Vittoriano. Una sorta di riconoscimento-risarcimento istituzionale per un'artista sempre alla prese con la censura e con i tribunali.
L'idea di girare un film erotico con una ministra non è nuova per il regista veneziano. Qualche anno fa aveva espresso il desiderio di portare sul grande schermo l'allora ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca del governo Berlusconi, Mariastella Gelmini.
Mariastella Gelmini, ex ministra del governo Berlusconi
Un destino difficile per il regista de "La chiave": ''ho passato quasi più tempo nei tribunali che dietro la macchina da presa - ricorda Brass - ventisei film su ventisette censurati, tutti tranne "La Vacanza"del 1971, premio della giuria al Lido''.
Certo, aggiunge:''Avrei avuto un destino diverso se non fossi nato in Italia con il Vaticano, non a caso molti film li ho girati a Londra dove c'era un ambiente più corrispondente alle mie esigenze''.
ANSA/M.Ang.