Le persone scese in piazza mercoledì a Barcellona per chiedere un referendum sull'indipendenza della Catalogna erano quasi due milioni secondo gli organizzatori, mezzo milione secondo il governo spagnolo.
Lo spunto per l'imponente marcia indipendentista, composta da un biscione umano lungo 11 chilometri, è stato dato dalla Diada, la festa in cui si commemora la caduta del capoluogo catalano nelle mani delle truppe borboniche di Filippo V di Spagna, l'11 settembre 1714.
Per Rajoy l'indipendenza della Catalogna è impensabile
Il premier spagnolo Mariano Rajoy, da parte sua, ha fatto appello all'unità come "un bene della Spagna" e alla solidarietà, che "fa sì che un andaluso possa vivere con il cuore di un catalano e un madrileno con quello di un galiziano".
Il presidente del governo, senza riferirsi esplicitamente alla Catalogna, ha sottolineato i "valori di generosità" collegandoli all’unità del paese.
"Nessuna autonomia - ha aggiunto Rajoy citato dai media - remando da sola e senza la cooperazione delle altre potrà ottenere risultati comparabili" a quelli ottenuti finora insieme.
Red.MM/ATS/sdr/ab
Milioni di persone per l'indipendenza
Dal TG20: