Il trionfo odierno di Reform UK suggella un’ascesa iniziata meno di un anno fa. Al termine di una campagna elettorale brevissima, il partito di Nigel Farage seppe conquistare addirittura più di 4 milioni di voti. Il suo successo si basa essenzialmente su due fattori fondamentali, spiega l’inviato della RSI Lorenzo Amuso.
Da una parte c’è il vento populista dell’antipolitica che soffia sul malcontento della gente, sulla crisi economica, e più in generale su un Paese che ha smarrito la spinta di inizio millennio.
Dall’altra, ci sono le indubbie qualità dello stesso Farage, capace come pochi di intercettare ed esacerbare paure e dubbi del suo elettorato: basti pensare a grandi temi come l’occupazione o l’immigrazione.
Ecco perché le conseguenze di questo voto avranno ramificazioni un po’ ovunque, dentro e fuori Westminster. Il Governo sarà costretto a virare almeno un po’ a destra. E già ora ha annunciato nuove misure per un maggiore controllo sull’immigrazione.
Ma è per i conservatori che la notte è sempre più buia, e ora davvero rischiano l’annientamento. E c’è infine da segnalare una conseguenza di natura meramente politica: da oggi entra ufficialmente in crisi il tradizionale bipolarismo britannico. Dal secondo dopoguerra in poi due soli partiti, Tory e Labor, si erano alternati al potere. D’ora in avanti entrambi dovranno fare i conti anche con Farage, leader di una formazione con legittime ambizioni di governo.

GB, Farage vince le elezioni locali
Telegiornale 02.05.2025, 12:30

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