Le pressioni della comunità internazionale hanno convinto il sultano del Brunei a fare una parziale retromarcia: il 73enne Hassanal Bolkiah, sul trono dal 1968, ha parlato per la prima volta in pubblico della nuova legge basata sulla sharia dicendo di aver deciso di prolungare la moratoria sulla pena di morte per gli omosessuali e gli adulteri.
Le nuove regole, annunciate il 3 aprile, avevano suscitato proteste e boicottaggi: le Nazioni Unite hanno chiesto al sultano di ritirare la nuova legge, mentre celebrità come George Clooney e Elton John, gruppi per i diritti umani e varie grandi aziende hanno lanciato il boicottaggio dei dieci hotel di lusso (dal Beverly Hills Hotel al Plaza Athénée di Parigi, passando per il Principe di Savoia di Milano) sparsi nel mondo appartenenti alla Dorchester Collection di proprietà della Brunei Investment Agency, agenzia del ministero delle finanze.
Nello Stato situato sull'isola del Borneo, nel sud-est asiatico, la pena di morte è prevista per alcuni crimini, ma nessuna pena capitale è stata eseguita dal 1957. L'omosessualità era già illegale nel sultanato e punibile con 10 anni di carcere.