Difesa, le priorità di Trump si spostano sull’America Latina

L’amministrazione Trump ha pubblicato venerdì un nuovo documento sulla sua “Strategia di difesa nazionale” in cui prevede la “cancellazione della civiltà” dell’Europa. Vuole inoltre ripristinare la sua potenza in America Latina e ritiene che “l’era delle migrazioni di massa” debba terminare.

C’è un rischio di “cancellazione della civiltà” dell’Europa, secondo il testo pubblicato nella notte tra giovedì e venerdì dall’amministrazione di Donald Trump. “Se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile tra 20 anni o meno”.

Il documento di 33 pagine invita a “ripristinare la supremazia americana” in America Latina e annuncia un “riadattamento” della presenza militare americana nel mondo, “per rispondere alle minacce urgenti sul nostro continente, e un allontanamento dai teatri la cui importanza relativa per la sicurezza nazionale americana è diminuita negli ultimi anni o decenni”.

Washington afferma inoltre che “l’era delle migrazioni di massa deve finire. La sicurezza delle frontiere è l’elemento principale della sicurezza nazionale”, afferma il documento mentre Donald Trump ha notevolmente inasprito la sua politica contro l’immigrazione. “Dobbiamo proteggere il nostro paese dalle invasioni, non solo contro le migrazioni incontrollate, ma anche dalle minacce transfrontaliere come il terrorismo, la droga, lo spionaggio e la tratta di esseri umani”, prosegue.

Per quanto riguarda il teatro bellico ucraino, Washington scrive che “è interesse fondamentale degli Stati Uniti negoziare una rapida cessazione delle ostilità in Ucraina” al fine di “prevenire escalation involontarie o un’espansione della guerra e ripristinare una stabilità strategica con la Russia”, si legge ancora nel documento. Gli USA vogliono inoltre “mettere fine alla percezione, e prevenire la realtà, di una NATO come alleanza in perpetua espansione”.

Infine, il Giappone e la Corea del Sud sono chiamati a fare di più per sostenere la difesa di Taiwan contro la Cina. “Dobbiamo incoraggiare questi Paesi ad aumentare le loro spese per la difesa, concentrandosi sulle capacità necessarie per dissuadere gli avversari” dall’attaccare l’isola, afferma il documento.