Il consigliere federale Beat Jans ha telefonato ieri al ministro dell’Interno tedesco Alexander Dobrindt per esprimere le preoccupazioni della Svizzera in merito al nuovo inasprimento della politica migratoria annunciato da Berlino. La Germania ha infatti dichiarato di voler respingere anche i richiedenti asilo direttamente alla frontiera, una misura che, secondo le autorità elvetiche, violerebbe il diritto in vigore.
La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha fatto sapere che un simile approccio contrasterebbe con almeno tre principi: l’accordo di Dublino, il Codice frontiere Schengen e il principio di non allontanamento previsto dal diritto internazionale e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Le conseguenze su eventuali accordi bilaterali tra i due Paesi restano ancora da chiarire.
Jans ha definito “costruttivo” il colloquio telefonico, ribadendo l’importanza di una risposta coordinata a livello europeo alla sfida migratoria. Un incontro ministeriale è previsto prossimamente. Intanto, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha espresso rammarico per il fatto che le nuove misure siano state adottate senza una consultazione preventiva. Berna si aspetta che la libera circolazione di persone e merci tra i due Paesi non venga ostacolata: “I cittadini di entrambi i Paesi devono poter continuare ad attraversare il confine per recarsi al lavoro”, ha sottolineato il DFGP.

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Notiziario 09.05.2025, 10:00
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