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Due ponti ferroviari crollano in territorio russo: morti e feriti

Tra sabato sera e domenica due viadotti in aree di confine con l’Ucraina, nel Kursk e nel Bryansk, hanno ceduto mentre dei convogli li attraversavano - I russi evocano esplosioni

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Notiziario 01.06.2025, 07:00

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Di: Reuters/AFP/AP/EnCa 

Due ponti ferroviari sono crollati tra sabato sera e le prime ore di domenica in Russia. Il primo disastro è avvenuto sabato sera mentre una locomotiva vi passava sopra nella regione del Kursk, nel sud-ovest della Russia. Un incidente simile ha poi causato la morte di almeno sette persone nella vicina regione di Bryansk domenica notte. Entrambi gli oblast sono al confine con l’Ucraina, ma finora le autorità di Kiev non hanno commentato i fatti.

Nel Kursk il crollo è avvenuto nel distretto di Zheleznogorsk. I conducenti della locomotiva, di cui non si conosce il numero, sono rimasti feriti e trasportati in ospedale. Questo evento si è verificato nella notte tra sabato e domenica mentre il treno merci stava attraversando il ponte, ha dichiarato Alexander Khinshtein, governatore ad interim della regione sui social.

“Una parte del treno è caduta su una strada sotto il ponte”, ha dichiarato Khinshtein. Ha aggiunto che la locomotiva ha preso fuoco, ma il rogo è stato rapidamente spento. Uno dei macchinisti ha riportato ferite alle gambe e lui e la squadra che operava sul convoglio sono stati portati in un ospedale locale”, ha precisato Khinshtein, che ha postato una foto dei vagoni deragliati su un cavalcavia danneggiato sopra una strada.

Nella regione di Bryansk, almeno sette persone sono rimaste uccise e quasi 70 ferite quando un ponte è crollato quasi contemporaneamente su una linea ferroviaria vicino al confine ucraino. L’agenzia Reuters riporta che le Ferrovie russe hanno inizialmente scritto sui social media che il crollo del ponte di Bryansk era il risultato di una “interferenza illegale nel funzionamento dei trasporti”, ma il post è stato poi rimosso.

Andrei Klishas, un membro anziano del Consiglio della Federazione, parte del parlamento russo, ha dichiarato sul social che l’incidente di Bryansk dimostra come “l’Ucraina abbia perso da tempo gli attributi di uno Stato e si è trasformata in un’enclave terroristica”.

Il canale online russo Baza, che spesso pubblica informazioni provenienti da fonti dei servizi di sicurezza e delle forze dell’ordine, ha riferito, senza fornire prove, che secondo le informazioni preliminari il ponte di Bryansk sarebbe stato fatto saltare in aria.

Sempre nelle ultime ore i servizi segreti ucraini hanno confermato l’attacco contro un treno militare russo nei pressi di Melitopol, un grosso centro occupato da Mosca nella regione di Zaporizhia. Il treno trasportava cisterne di carburante e altre merci per i militari; è stato fatto esplodere mentre si stava dirigendo verso la penisola di Crimea, occupata dai russi dal 2014.

“L’arteria logistica chiave dei russi nel territorio occupato dell’Oblast di Zaporizhia e della Crimea è stata distrutta”, si legge nella dichiarazione dell’intelligence di Kiev.

Ponti crollati a causa di esplosioni

I due ponti nelle regioni di Bryansk e Kursk sono crollati la notte scorsa a causa di esplosioni, ha reso noto il Comitato investigativo russo. Le deflagrazioni, che hanno provocato anche la morte di almeno sette persone, sono indagate in Russia come “atti di terrorismo” dalle autorità, per le quali “questi incidenti sono qualificati come attacchi terroristici”.

Già in passato alcuni funzionari russi hanno accusato presunti sabotatori filoucraini di aver attaccato le infrastrutture ferroviarie russe. Tuttavia, secondo quanto riferisce l’agenzia AP, i dettagli relativi a tali eventi sono limitati e non possono essere verificati in modo indipendente.

Kiev dal canto suo evoca una tesi opposta, legata ai colloqui di pace tra ucraini e russi previsti in Turchia. Su X domenica Anton Geraschchenko, già consigliere del Ministero degli Interni ucraino, ha spiegato: “Da almeno un anno la Russia promuove costantemente la narrativa secondo cui l’Ucraina è uno Stato terrorista, ma gli attacchi ucraini sono stati sferrati solo contro le infrastrutture militari e la logistica militare della Russia, mentre Mosca è nota per le sue operazioni terroristiche sotto falsa bandiera”.

Domani, lunedì, è previsto un altro round di colloqui tra Ucraina e Russia a Istanbul e secondo Geraschchenko “queste esplosioni sono un ottimo modo per la Russia di sabotare il processo poiché si sta preparando a porre nuovamente condizioni inaccettabili durante i colloqui di Istanbul”. Cosicché, precisa, Mosca “vuole giocare la carta del “non possiamo parlare con un Paese terrorista che fa saltare in aria treni senza alcuna ragione militare” per distogliere l’attenzione dal fatto che queste condizioni di pace non possono essere accettate”.

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