Erich Priebke è morto venerdì a Roma all'età di 100 anni. Ne ha dato notizia il suo legale, affermando che l'ex ufficiale delle SS ha lasciato una intervista scritta e un video, "testamento umano e politico".
Priebke fu imputato di "concorso in violenza con omicidio continuato in danno di cittadini italiani" per l'eccidio delle Fosse Ardeatine in cui il 24 marzo 1944 furono uccisi 335 civili per rappresaglia. Il 1° agosto 1996, il Tribunale militare dichiarò però di "non doversi procedere, essendo il reato estinto per intervenuta prescrizione" e ordinò l'immediata scarcerazione dell'imputato. La Corte di Cassazione, poi, annullò quella sentenza e dispose di un nuovo processo: Priebke fu dapprima condannato a 15 anni, ridotti poi a 10 per motivi di età. Nel '98, infine, la Corte d'appello militare lo condannò all'ergastolo.
Per ragioni di età aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Dopo la Seconda guerra mondiale Priebke aveva fatto perdere le tracce fuggendo negli anni '50 in Argentina. Nel 1993 fu arrestato su mandato di cattura internazionale ed in seguito estradato in Italia. Polemiche erano sorte negli anni scorsi poiché era stato notato a spasso per Roma nonostante dovesse scontare gli arresti domiciliari.
Red.MM/ansa/mas/LudoC.
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