I due partiti euroscettici al governo in Islanda hanno raggiunto un accordo su un progetto di legge che chiede al governo di «ritirare la candidatura per una adesione all'Unione Europea». Lo ha annunciato venerdì l'esecutivo. L’Islanda fa parte della Convenzione di Schengen e dello Spazio economico europeo. Uno dei principali punti di attrito con Bruxelles riguarda la pesca.
Il Partito del progresso (centro) e dell'indipendenza (destra) si sono messi d'accordo per l'abbandono della richiesta di adesione depositata nel 2010 senza passare dal referendum inizialmente previsto. «Questo progetto di legge sarà di mia responsabilità - ha detto il ministro degli esteri Gunnar Bragi Sveinsson -. Era stato il Ministero degli esteri a presentare la candidatura, è quindi naturale che sia io a presentare il progetto per ritirarlo». I lavori per il negoziato con l'UE erano già stati sospesi dall'inizio della campagna elettorale per il voto del 2013.
Ansa-AFP/Diem
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