Emilio Fede non deve andare in carcere a scontare la condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per per aver favorito la prostituzione di alcune ragazze nell'ambito delle serate a casa di Silvio Berlusconi. Lo ha deciso la Procura generale di Milano accogliendo l'istanza di differimento della pena presentata dal suo legale, in vista di una richiesta di detenzione domiciliare.
Per l'ex direttore del TG4, dunque, si apre la strada dei domiciliari, regime detentivo con cui dovrà scontare almeno la prima parte della pena, alcuni mesi, per la parte rimanente della condanna potrà invece chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali.