Lo shutdown del governo degli Stati Uniti è giunto al suo 36° giorno, diventando in questo modo il più lungo della storia del Paese. Il precedente record di 35 giorni era stato stabilito durante la prima presidenza di Donald Trump ed era iniziato il 22 dicembre 2018; quello attuale è invece cominciato il 1° ottobre, a causa dell’incapacità del Congresso di trovare un accordo sul bilancio federale. Questa paralisi finanziaria ha gravi conseguenze per milioni di cittadini americani e per il funzionamento delle istituzioni.
Che cos’è lo shutdown?
Lo shutdown amministrativo negli Stati Uniti è il blocco delle attività governative non essenziali. È un provvedimento che scatta quando il Congresso non riesce ad approvare la legge di bilancio. Si ha quindi una paralisi finanziaria: le attività amministrative non vengono finanziate e si fermano.
Il primo blocco di questo genere si verificò nel 1976. In seguito è successo altre venti volte, con una durata massima di tre settimane. L’ultimo shutdown risale al 22 dicembre 2018.
Impatti sociali ed economici
Lo shutdown ha lasciato sospesi dal lavoro fino a 750’000 dipendenti federali: alcuni sono stati messi in cassa integrazione, altri sono tuttora costretti a lavorare senza retribuzione.
Data l’interruzione o la riduzione dei servizi pubblici essenziali, le fasce più vulnerabili della popolazione sono state soggette a effetti particolarmente gravosi. Uno dei settori più colpiti è quello dell’assistenza alimentare: il Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP) - da cui dipendono 42 milioni di americani - ha subito tagli a causa della mancanza di fondi. Un ordine della giustizia federale imponeva la continuazione degli aiuti, ma l’amministrazione Trump ha minacciato di sospenderli finché i democratici non avessero votato per far ripartire l’amministrazione federale. La giustizia federale ha tuttavia ordinato di mantenere tale aiuto e la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha assicurato martedì che il governo si sarebbe conformato alle decisioni giudiziarie.
Anche il settore dei trasporti ha subito forti pressioni: il segretario ai trasporti Sean Duffy ha avvertito che, se lo shutdown fosse continuato, alcune aree dello spazio aereo americano avrebbero potuto essere chiuse per mancanza di personale, con conseguenti ritardi e cancellazioni di massa dei voli.
Sul sito della CNN, si legge che che gli investitori e i responsabili politici non hanno idea di cosa stia succedendo nell’economia statunitense perché la pubblicazione dei dati governativi è stata sospesa. “L’attuale shutdown sembra destinato ad avere il maggiore impatto economico mai registrato”, ha scritto in un recente rapporto Alec Phillips, capo economista politico di Goldman Sachs.
Dinamiche politiche
Il Congresso ha tentato ripetutamente e senza successo di approvare una legge di finanziamento a breve termine. I repubblicani propongono una proroga del bilancio con gli stessi livelli di spesa, mentre i democratici chiedono l’estensione dei sussidi sanitari per le famiglie a basso reddito. A causa delle regole del Senato, per il raggiungimento di un accordo è necessario il consenso di entrambi i partiti, ma le posizioni restano statiche.
Il leader repubblicano al Senato, John Thune, ha espresso un cauto ottimismo, suggerendo che una soluzione potrebbe essere (finalmente) vicina. Il presidente della Camera, Mike Johnson, ha ammesso che nessuno si sarebbe aspettato una crisi così prolungata.
L’influenza dello shutdown sulle elezioni locali
Lo stallo politico ha coinciso con elezioni locali in cui i democratici hanno ottenuto vittorie significative in Virginia, New Jersey e New York. Questi risultati sono stati interpretati come un segnale di disapprovazione verso l’amministrazione Trump, che ha invece attribuito le sconfitte alla paralisi di bilancio.

Cinque settimane di shutdown
Telegiornale 29.10.2025, 20:00







