Un uomo ha travolto volontariamente con la sua auto pedoni e ciclisti lungo un tratto di strada all’isola d’Oléron (Francia), nota meta turistica sulla costa atlantica. Cinque persone sono rimaste ferite; due sono ricoverate in codice rosso. Tra di loro c’è anche la collaboratrice ventunenne di un deputato dell’Assemblea nazionale, Pascal Markowsky, del Rassemblement National.
L’autore del gesto è un cittadino francese di 35 anni con precedenti penali per reati minori e noto per problemi psichici, residente sull’isola, ma che “non era noto ai servizi di intelligence per radicalizzazione di alcun tipo”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Laurent Nuñez, arrivato sul posto nel primo pomeriggio.
La sua corsa, iniziata poco prima delle 9, si è protratta per diversi chilometri tra i comuni di Dolus-d’Oléron e Saint-Pierre-d’Oléron, prima di essere fermata dalle forze dell’ordine, che hanno fatto uso di un taser. Al momento dell’arresto l’uomo, che ha opposto resistenza e ha dato fuoco alla sua auto, ha gridato “Allahu Akbar” (in arabo “Dio è grande”). “Siamo effettivamente a conoscenza di una serie di elementi, tra cui il grido che è stato pronunciato al momento del suo arresto”, ha detto il ministro, ma “non è l’unico”, ha aggiunto, invitando a rimanere “molto cauti”.
Un viceprocuratore della Procura nazionale antiterrorismo (PNAT) si è recato sul posto “in qualità di osservatore”, ma in questa fase la PNAT non è stata attivata e l’indagine rimane nelle mani della Procura di La Rochelle, ha precisato Nuñez, secondo il quale il sospettato “non parla molto” da quando è stato posto in stato di fermo.
Con un post sul social X, la presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet ha espresso vicinanza alle persone ferite. La presidente ha colto l’occasione per ringraziare anche le “forze dell’ordine e i soccorsi per il loro intervento rapido”.

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Notiziario 05.11.2025, 14:00
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