Due milioni e 100’000 firme. È l’ondata che ha travolto dal basso una legge approvata dai deputati francesi lo scorso 8 luglio per reintrodurre sul mercato un pesticida nocivo per l’ambiente, e in particolare per le api. Così è partita una petizione su iniziativa di una 23enne che ha conosciuto un successo inatteso. E giovedì il Consiglio Costituzionale, interpellato dalle sinistre, ha bocciato la nuova norma, suscitando le reazioni ostili da parte dei principali sindacati di categoria e delle destre.
“Mi chiamo Eléonore Pattery, ho 23 anni”: comincia così la lettera che introduce la petizione messa in linea sul sito della Camera dalla studentessa che ha contestato la “loi Duplomb”, dal nome del deputato repubblicano che l’aveva introdotta in parlamento. Una legge “sinonimo di aberrazione scientifica, etica, ambientale e sanitaria”, secondo Pattery: “Oggi sono la sola a scrivere, ma non la sola a penare”, concludeva la giovane il 10 luglio. Nel giro di poche ore, la petizione è decollata via social, superando rapidamente la soglia di 500’000 firme necessarie per spingere la conferenza dei presidenti della Camera a programmare un dibattito tra i deputati.
Sotto la spinta popolare, i rappresentanti delle sinistre hanno chiesto un riesame al Consiglio Costituzionale che ha bocciato in particolare l’articolo 2, che dava il via libera alla commercializzazione di un pesticida vietato in Francia nel 2020. L’acetamiprid è considerato nocivo per la natura e fatale per le api. Un successo per Pattery e i 2,1 milioni di firmatari, e anche per il fronte delle sinistre.
Una vittoria per la Confédération Paysanne, il sindacato più vicino agli ambientalisti. Mentre per il capo dei repubblicani, Laurent Wauquiez, quella del Consiglio Costituzionale è una “decisione politica” e di “ingerenza” che solleva un “problema per la democrazia”. Per Marine Le Pen, leader dell’estrema destra, l’organo di verifica dei saggi, “sega il ramo su cui è seduto”. Critiche condivise dai due principali sindacati di categoria che evocano “uno shock, inaccettabile e incomprensibile”. Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, prevede di promulgare la legge Duplomb senza gli articoli censurati.