La Corte d’Assise di Besançon ha condannato all’ergastolo, con una pena detentiva di sicurezza di 22 anni, l’anestesista Frédéric Péchier. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di 30 casi di avvelenamento di pazienti, 12 dei quali sono stati fatali. I fatti sono avvenuti tra il 2008 e il 2017 in due cliniche private della città, su pazienti di età compresa tra 4 e 89 anni.
Secondo l’accusa, Péchier avrebbe contaminato sacche di perfusione con potassio, anestetici locali e adrenalina, provocando arresti cardiaci e gravi emorragie in pazienti seguiti da colleghi con cui era in conflitto.
Il processo, aperto l’8 settembre, ha visto oltre 150 parti civili e una cinquantina di avvocati. Rimasto libero fino alla sentenza, Péchier è stato immediatamente incarcerato. Impassibile all’annuncio, ha ribadito la propria innocenza: “Non sono un avvelenatore”.
La difesa, che aveva chiesto l’assoluzione per mancanza di prove, ha annunciato ricorso in appello.

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SEIDISERA 10.06.2022, 20:25
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