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Australia, giro di vite contro l’estremismo

Il primo ministro australiano Anthony Albanese promette iniziative contro “l’odio, la divisione e la radicalizzazione” dopo la sparatoria a Bondi Beach

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Il dolore di perone legate alla famiglia di Matilda la bimba uccisa dagli assalitori a Bondi Beach domenica
06:53

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Notiziario 18.12.2025, 08:00

Di: ANSA/AFP/EnCa 

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha promesso sanzioni più severe contro l’estremismo dopo l’attentato di Sydney, la cui vittima più giovane, di appena dieci anni, è stata sepolta oggi, giovedì.

Sajid Akram, rimasto ucciso nell’attacco, e suo figlio Naveed hanno ucciso domenica 15 persone che partecipavano a una festa ebraica sulla spiaggia di Bondi, un atto motivato dall’ideologia dello Stato islamico, secondo Albanese. Il primo ministro ha annunciato giovedì una serie di misure per bandire “l’antisemitismo dalla nostra società. È chiaro che dobbiamo fare di più per combattere questa piaga nefasta, molto di più”, ha dichiarato ai giornalisti.

Al centro funebre Chevra Kadisha di Sydney, una folla vestita di nero si è radunata giovedì mattina per dire addio a Matilda, la bambina di dieci anni morta in ospedale in seguito all’attacco. In molti portavano mazzi di gigli, altri palloncini per rendere omaggio alla bimba, descritta come un raggio di sole in un messaggio della sua scuola, letto da un rabbino. Fotografie scattate poche ore prima dell’attacco mostrano la piccola accarezzare animali allo zoo con un grande sorriso.

La famiglia di Matilda, che ha chiesto ai media di non pubblicare il cognome, aveva lasciato l’Ucraina per stabilirsi in Australia negli anni 2010, prima dell’invasione russa. “Non avrei mai immaginato di perdere mia figlia qui. È solo un incubo”, ha dichiarato la madre, Valentyna, ai giornalisti prima dei funerali.

Il padre, Michael, ha spiegato di aver scelto il nome della bambina in riferimento alla canzone popolare “Waltzing Matilda”, diventata un inno nazionale alternativo nel Paese. “Siamo arrivati qui dall’Ucraina, e Matilda è stata la nostra prima nata qui in Australia”, ha detto all’inizio della settimana. “E ho pensato che Matilda fosse il nome più australiano che potesse esistere. Allora ricordate. Ricordate il suo nome.” La zia di Matilda aveva dichiarato alla rete televisiva Channel Seven che la sorellina di sei anni aveva assistito all’attacco.

Membri della comunità ebraica australiana hanno moltiplicato le critiche contro il governo questa settimana, ritenendo che il loro allarme di fronte alla crescita dell’antisemitismo dal 7 ottobre non sia stato ascoltato. Il primo ministro australiano ha presentato giovedì nuove misure per contrastare i discorsi di incitamento all’odio di alcuni predicatori e la possibilità di revocare i visti alle persone che condividono tali discorsi.

L’Australia introdurrà in particolare una lista di organizzazioni i cui dirigenti si sono resi responsabili di incitamento all’odio. Secondo la rete pubblica australiana ABC, Naveed Akram, il più giovane dei due assalitori, era seguace di un predicatore pro-jihadista con la sua base a Sydney.

La polizia ha incriminato mercoledì l’assalitore di 24 anni per terrorismo e 15 omicidi. L’uomo, gravemente ferito dalla polizia durante la sparatoria, è secondo i media locali uscito dal coma martedì sera.

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