Dopo oltre 20 ore di negoziato, i ministri dell’ambiente dell’Unione Europea hanno raggiunto stamane (mercoledì) un accordo sugli obiettivi di lotta al surriscaldamento climatico entro il 2040. La decisione arriva in tempo utile per essere presentata la prossima settimana alla COP30 di Belem (Brasile), il vertice annuale sul clima organizzato dalle Nazioni Unite.
L’obiettivo rimane la riduzione di almeno il 90% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2040, ma viene introdotta una maggiore flessibilità sulla modo di arrivarci. I membri dell’UE e i paesi associati al mercato europeo delle emissioni (tra cui la Svizzera) potranno acquistare dei crediti da Paesi extra UE per coprire fino al 5% dell’obiettivo, compensando le proprie emissioni con questi certificati.
Per convincere anche gli Stati più reticenti - in particolare Italia, Polonia e Ungheria - Bruxelles consentirà che un ulteriore 5% di crediti carbonio venga acquistato all’interno dell’UE. Sarà dunque possibile compensare fino al 10% delle proprie emissioni nazionali di gas serra acquistando crediti all’estero.
Crediti carbonio
I crediti carbonio internazionali permettono di compensare le emissioni di gas serra prodotte dai Paesi dell’UE: ad esempio, sarà possibile acquistare crediti di emissione per progetti di stoccaggio o rimozione del carbonio dall’atmosfera e aggiungerli alle riduzioni nazionali.
I critici temono che i crediti carbonio spingano i paesi del Sud del mondo a fissare deliberatamente obiettivi climatici nazionali più bassi per ottenere finanziamenti dagli europei, oppure che le riduzioni possano essere conteggiate due volte.
L’UE ha inoltre deciso il rinvio di un anno, dal 2027 al 2028, dell’estensione del mercato dei crediti carbonio ai settori del trasporto su strada e del riscaldamento degli edifici.
Il Parlamento europeo deve ancora prendere posizione sulla materia. In seguito, i parlamentari europei ed il Consiglio dei Ministri dovranno negoziare un testo comune prima che la parte legalmente vincolante entri effettivamente in vigore.

Bruxelles divisa sulle misure per il clima
Telegiornale 04.11.2025, 20:00








