INTERVISTA

Gaza: migliaia di bambini necessitano di cure urgenti all’estero

Il sistema sanitario nella Striscia è in ginocchio, sottolinea la responsabile della comunicazione di UNICEF per il Medio Oriente

  • 2 ore fa
02:58

UNICEF, a Gaza situazione catastrofica

Telegiornale 25.10.2025, 20:00

Di: TELEGIORNALE/Thomas Paggini/sdr 

Nella striscia di Gaza sono almeno un milione e mezzo le persone senza un tetto e con urgente bisogno di assistenza. Le organizzazioni internazionali continuano a chiedere di aumentare l’ingresso di aiuti, mentre allarmante è lo stato del sistema sanitario. Il quadro della situazione, nell’intervista rilasciata al Telegiornale da Tess Ingram, responsabile della comunicazione per il Medio Oriente di UNICEF.

Qual è la situazione delle strutture sanitarie dopo quasi due settimane di cessate il fuoco?

Il sistema sanitario a Gaza è stato completamente messo in ginocchio da due anni di atrocità. Nelle ultime due settimane abbiamo cominciato a rimetterlo in piedi, fornendo le attrezzature di cui gli ospedali hanno disperatamente bisogno e aiutando le strutture a far ripartire i servizi. Ma c’è ancora molto da fare. Dobbiamo continuare a potenziare i servizi sanitari, non solo negli ospedali, ma anche nei centri sanitari mobili che raggiungono le famiglie, nei centri nutrizionali che curano i bambini malnutriti e in tutta una serie di servizi. Ed è proprio su questo che come UNICEF stiamo concentrando i nostri sforzi durante il cessate il fuoco.

Quanti sono i bambini che hanno bisogno di cure urgenti all’estero?

Si stima che circa 3’500 bambini abbiano bisogno di un’evacuazione medica urgente, perché a Gaza al momento non ci sono né le capacità, né degli strumenti per curare questi bambini. Dobbiamo ricostruirlo affinché sia possibile farlo. Ma fino ad allora, non possiamo lasciare che questi bambini soffrano o muoiano. Dobbiamo assicurarci che possano lasciare la Striscia per ricevere cure mediche all’estero. L’UNICEF continua a esortare i Paesi ad aprire le loro frontiere, i loro cuori e i loro sistemi sanitari a questi bambini per garantire loro la sopravvivenza, sia dalle ferite gravi causate dalla guerra, sia da malattie come il cancro che non possono essere curate qui a Gaza.

Ci può descrivere la vita quotidiana degli abitanti di Gaza?

Ogni giorno le famiglie continuano a lottare per la sopravvivenza. Il cessate il fuoco per ora non ha cambiato in modo significativo le condizioni di vita di chi vive qui. C’è un po’ più di cibo in arrivo, le persone stanno tornando alle loro case, ma spesso sono ridotte in macerie e fanno fatica ad accedere ai servizi di base come l’assistenza medica o l’acqua, perché sono stati distrutti. I bambini non hanno ancora ripreso a studiare regolarmente. Stanno lottando per elaborare tutto quello che è successo negli ultimi due anni: la paura, la perdita, la morte e il trauma. Dobbiamo quindi assicurarci che la risposta umanitaria non riguardi solo i camion e gli aiuti che stiamo portando, ma anche tutti questi servizi.

01:45

Gaza, bombe su ospedali e campi profughi

Telegiornale 14.05.2025, 20:00

16:46

Un medico a Gaza

RSI Il mondo là fuori 22.12.2023, 18:00

  • Keystone
rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare