Sette bambini gravemente feriti, con i rispettivi accompagnatori, hanno raggiunto la Svizzera dove verranno ricoverati in diverse strutture del Paese. Lo ha reso noto oggi, venerdì, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Il gruppo, che nell’insieme comprende 27 persone, è arrivato nella Confederazione a bordo di 4 aerei della Rega e di 2 delle Forze aeree. I velivoli sono atterrati a Zurigo, Ginevra e Lugano. Tutti i bambini, ha precisato il segretario di Stato della migrazione Vincenzo Mascioli, presentano ferite da guerra gravi, in particolare da schegge.
I bimbi e i loro accompagnatori saranno quindi accolti da 7 diversi Cantoni: il Ticino, che si prenderà carico di una giovane, Ginevra, Vaud, Basilea Città, Lucerna e San Gallo e Appenzello Esterno. Saranno sottoposti a una procedura d’asilo e riceveranno cure mediche negli ospedali universitari e cantonali locali. Gli accompagnatori saranno alloggiati in strutture di questi Cantoni o della SEM, nelle vicinanze degli ospedali.
In settembre il Governo aveva annunciato di voler accogliere venti bimbi nell’ambito di un’azione umanitaria. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha registrato circa 19’000 pazienti per un’evacuazione dalla Striscia di Gaza: tra questi vi sono circa 4’000 bimbi che rischiano la vita a causa di malattie o lesioni che non possono essere curate sul posto in maniera adeguata.
Diversi Cantoni si sono detti disposti a partecipare all’azione umanitaria: Basilea Città, Ginevra, Ticino e Vallese. Altri hanno invece risposto picche, come Berna, mentre Zugo e Turgovia hanno sostenuto di non disporre delle infrastrutture adeguate. A Zurigo si attende ancora una decisione definitiva.
Arriveranno in Svizzera anche altri 13 bambini feriti
Quella attualmente in corso è soltanto una prima operazione. Al momento sono infatti in atto i preparativi per una seconda operazione con cui saranno portati in Svizzera altri 13 bambini.
“Si tratta di dare loro una speranza per il futuro”
Sull’arrivo nel nostro Paese dei primi 7 bambini da Gaza, il Telegiornale ha raccolto anche le parole del responsabile del Dipartimento degli affari esteri Ignazio Cassis, che in questi giorni sta effettuando una visita in Medio Oriente. “Si tratta innanzitutto di un bel gesto di solidarietà e di un’operazione necessaria per aiutare questi bambini particolarmente malati o feriti. Si prevede in tutto di averne una ventina, ma si comincia con questi primi 7 e poi si vedrà più avanti”, ha dichiarato.

L'intervista a Ignazio Cassis
Telegiornale 24.10.2025, 20:00
Tuttavia, a Gaza almeno 4’000 si trovano ora in condizioni sanitarie disperate: non si riuscirebbe a fare di più in Svizzera? “Quando si prende una decisione la si fa secondo il passo che si può compiere. E questo è stato un passo comunque importante che abbiamo deciso di compiere per questi 20 bambini. Si tratta di dare loro una speranza per il futuro”, risponde Cassis. E per il 2026? Dopo il cessate il fuoco “rimarranno certi tipi di interventi medici, di prestazioni che non potranno essere fatti e quindi si continuerà a cercare delle soluzioni alternative per questi passi”, spiega il consigliere federale.

Notiziario
Notiziario 24.10.2025, 16:00
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