La quindicenne palestinese proveniente da Gaza, giunta ieri all’aeroporto di Lugano insieme alla sua famiglia, attualmente è ricoverata all’ospedale San Giovanni di Bellinzona. Si tratta di uno dei sette minori accolti dalla Svizzera per ricevere cure mediche. SEIDISERA, la trasmissione di approfondimento della RSI, ha cercato di capire le sue condizioni e il tipo di assistenza che sta ricevendo.
Il dottor Giacomo Simonetti, primario dell’Istituto pediatrico dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), ha fornito anche una panoramica sulle sfide che il personale medico deve affrontare. “La ragazza presenta problematiche mediche legate al conflitto in corso a Gaza” ha spiegato. “Ha affrontato un lungo e complesso viaggio per raggiungere la Svizzera, utilizzando diversi mezzi di trasporto tra cui aereo e ambulanza”.
Il primario ha sottolineato che, sebbene l’ospedale abbia esperienza nel trattare pazienti con traumi simili, ci sono aspetti unici in questo caso. “Abbiamo delle conoscenze comunque per curare questa tipologia di pazienti - ha assicurato - Ci sono degli aspetti che sono nuovi ma che conosciamo già, magari per altre tipologie di migranti. Per esempio famiglie o minori non accompagnati che entrano dal confine sud verso Chiasso. Quello che è nuovo rispetto ad altri pazienti è la barriera linguistica. Questo è un aspetto che dobbiamo affrontare con degli interpreti”.
Simonetti ha evidenziato l’importanza dell’approccio psicologico, ribadendo quanto sia fondamentale guadagnare la loro fiducia gradualmente, osservando in modo empatico per comprendere i loro bisogni, che spesso non riescono a esprimere chiaramente a causa delle differenze linguistiche e culturali.
L’EOC si sta preparando ad accogliere potenzialmente altri pazienti da Gaza. “Il Cantone ha dato disponibilità per due pazienti minorenni in Ticino” ha confermato Simonetti. “Siamo pronti ad accogliere un secondo paziente, anche se i dettagli non sono ancora noti”.

Svizzera: i primi bambini di Gaza sono arrivati
Telegiornale 24.10.2025, 20:00




