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Georgia, la piazza sfida il governo

Tensioni e scontri a Tbilisi, dove l’opposizione sta manifestando e boicottando le elezioni comunali

  • 2 ore fa
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Un sostenitore dell'opposizione affronta la polizia antisommossa

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Di: Agenzie/SEIDISERA/Tieffe 

La capitale georgiana Tbilisi è stata teatro di proteste e scontri sabato, nel giorno delle elezioni municipali. Centinaia di oppositori si sono radunati nel centro cittadino contestando la legittimità del governo guidato dal primo ministro Irakli Kobakhidze e del partito al potere, Sogno Georgiano.

L’opposizione filo-occidentale del Paese ha organizzato proteste dallo scorso anno, quando Sogno Georgiano ha vinto le elezioni che i suoi critici definiscono fraudolente.

La manifestazione, è stata definita dagli organizzatori “un’assemblea popolare per una transizione pacifica”. I partecipanti hanno marciato verso il palazzo presidenziale, dove alcuni gruppi hanno tentato di forzare le inferriate. La polizia ha reagito con gas lacrimogeni, spray urticante e cannoni ad acqua, come riportato da testimoni e media internazionali. Secondo l’agenzia russa Interfax, le forze speciali hanno impedito l’ingresso nel complesso.

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La polizia antisommossa usa gas lacrimogeni contro i manifestanti

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Secondo Rosalba Castelletti, giornalista di Repubblica intervistata da SEIDISERA, “i georgiani hanno dimostrato negli ultimi anni una grande capacità di mobilitazione”. Nel 2023, le proteste avevano portato al ritiro della cosiddetta “legge russa” sugli agenti stranieri, e l’anno scorso la piazza si era opposta alla sospensione dei negoziati per l’adesione all’Unione Europea. Oggi, ha spiegato, i manifestanti stanno cercando di forzare il parlamento per avviare una transizione politica.

Ma il contesto, dice Castelletti, resta difficile. Il partito al governo controlla la magistratura e le forze di polizia, e continua a promulgare leggi per reprimere il dissenso. “Quello che si spera è che quindi questa protesta, per la prima volta, si trasformi in rivoluzione”, ha concluso l’esperta.

Secondo Amnesty International, le elezioni si svolgono in un clima di “gravi rappresaglie politiche” contro oppositori e società civile. In un anno, circa 60 persone sono state arrestate, tra attivisti, giornalisti e militanti.

07:54

SEIDISERA del 04.10.2025: Proteste in Georgia

RSI Info 04.10.2025, 18:44

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