I 13 deputati della Sinistra repubblicana catalana hanno annunciato giovedì che s'asterranno dal voto di fiducia, previsto il 7 gennaio, dando così la possibilità al premier uscente, il socialista Pedro Sanchez, di formare il nuovo Esecutivo spagnolo in coabitazione con Podemos -il movimento di Pablo Iglesias- e i nazionalisti baschi.
Dovesse concretizzarsi questo scenario, si porrebbe così fine a una crisi in corso da mesi, nonostante due elezioni anticipate. Nascerebbe inoltre il primo Governo di coalizione dalla fine della dittatura franchista, nel 1975.
In cambio del favore, gli alleati hanno promesso il rapido avvio di un dialogo con le autorità della Catalogna, concernente le mire indipendentiste della regione. Questione che, allora, da crimine istituzionale si trasformerà in conflitto politico e che andrà quindi risolta per via negoziale e senza prevedere veti (ciò che la lascia presupporre la possibilità di una riproposta del referendum sull'autodeterminazione).