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Grecia, tassa per le crociere: scoraggiare o aumentare i ricavi?

Per attraccare a Mykonos e Santorini bisogna versare 20 euro a passeggero - Una misura voluta per tutelare le località dal turismo di massa

  • Oggi, 08:01
02:00

Radiogiornale delle 7 del 3.07.2025 - Tassa sulle crociere

RSI Info 03.07.2025, 07:42

  • Keystone
Di: Radiogiornale-Kaniadakis/FCi 

Dal 1° luglio il Governo greco ha introdotto una tassa di 20 euro a passeggero per le navi da crociera che attraccano in due delle isole più popolari delle Cicladi: Santorini e Mykonos. Per le altre isole la tassa è di 5 euro. Un’iniziativa che dovrebbe servire a tutelare le località, messe a dura prova dal turismo di massa.

Il ricavato, che il Governo stima a 50 milioni di euro l’anno, verrà investito nel rinnovo delle infrastrutture, a cominciare dai porti che in molti casi non sono progettati per reggere numeri così importanti di turisti.

La tassa sembra quindi pensata più per rinforzare le entrate dello Stato che per scoraggiare l’attracco delle grandi navi. Ogni giorno sbarcano infatti a Mykonos e Santorini migliaia di turisti con le crociere.

Il 20% del PIL della Grecia dipende proprio dal turismo. Lo scorso anno, ad aver visitato il Paese sono stati 40 milioni di stranieri. Un business che però, in assenza di regolamentazioni, rischia di portare più disagi alla comunità locale che benefici, visto che i passeggeri delle crociere non sono soliti spendere tanto nelle isole dove approdano per poche ore.

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