Sei migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana sono stati uccisi venerdì dalle guardie libiche in un centro di detenzione a Tripoli. Lo ha reso noto il capo dell'ufficio dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) nella capitale libica.
L'incidente è avvenuto in un centro di detenzione "sovraffollato" a Tripoli, dove circa 3'000 migranti sono detenuti "in condizioni terribili", ha detto il funzionario dell'OIM Federico Soda. "Sono scoppiate sparatorie e in totale sei migranti sono stati uccisi dalle guardie", ha affermato. Secondo il funzionario il centro di detenzione di Al-Mabani ha una capacità di 1'000 detenuti, ma ce ne sono più di 3'000, di cui circa 2'000 fuori dall'edificio principale ma all'interno del perimetro del complesso. "La loro detenzione è arbitraria. Molti di loro hanno i documenti in regola ma sono bloccati nel Paese", ha detto.
La Libia è un importante punto di passaggio per decine di migliaia di migranti, per lo più provenienti dai Paesi dell'Africa, che cercano di raggiungere l'Europa attraverso la costa italiana.