Il Premio Nobel per l’economia 2023 è stato attribuito alla professoressa statunitense Claudia Goldin, nata nel 1946, dell’Università di Harvard per i suoi studi sul gender gap. Il suo nome è stato reso noto lunedì a Stoccolma.
Claudia Goldin insegna a Harvard
Goldin, come si legge nelle motivazioni, “ha migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”. Nell’ambito della sua ricerca, la professoressa ha infatti fornito il primo resoconto completo dei guadagni delle donne e della loro partecipazione al mercato del lavoro nel corso dei secoli, rivelando le cause del cambiamento nonché le principali origini del rimanente divario di genere.
Innanzitutto, la ricerca di Goldin ha dimostrato che l’accesso delle donne al mercato del lavoro non è costantemente cresciuto, ma ha registrato un calo durante la transizione dalla società agraria a quella industriale, all’inizio del diciannovesimo secolo. Si assiste poi a una crescita a partire dall’inizio del ventesimo secolo, con l’aumento dei servizi.
L'evoluzione del mercato del lavoro femminile
La ricercatrice statunitense ha inoltre rilevato che il cambiamento è stato accelerato, durante il ventesimo secolo, anche dall’aumento del livello di istruzione delle donne e dall’accesso alla pillola contraccettiva. Per quanto riguarda il divario di genere sul fronte dei guadagni, Goldin ritiene che la situazione possa essere spiegata dalle differenze nell’istruzione e nelle scelte professionali. Tuttavia, ora la differenza si rileva soprattutto tra donne che svolgono la medesima occupazione.
Il Nobel per l'economia all'americana Claudia Goldin
Telegiornale 09.10.2023, 12:47