I fatti sono avvenuti domenica pomeriggio: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen era a bordo di un aereo che da Varsavia si stava dirigendo verso Plovdiv, in Bulgaria. Improvvisamente, però, i servizi di navigazione dell’intera area aeroportuale si sono spenti. Il velivolo, privato così dei sistemi di navigazione elettronica, è dovuto atterrare manualmente, ossia con il solo ausilio delle mappe cartacee. I tre funzionari bulgari che hanno analizzato la dinamica dell’incidente parlano di “un’innegabile interferenza”, definendo il caso un’operazione di interferenza russa.
Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha negato un coinvolgimento della Russia. “Le vostre informazioni non sono corrette”, ha dichiarato Peskov al Financial Times.
Il cosiddetto jamming e spoofing Gps viene sempre più utilizzato da Paesi come la Russia. Secondo il Financial Times “gli incidenti legati al disturbo del segnale Gps sono aumentati notevolmente nel Mar Baltico e negli stati dell’Europa orientale vicini alla Russia, colpendo aerei, imbarcazioni e civili che utilizzano il servizio per la navigazione quotidiana”.