Giovedì Israele ha lanciato una serie di attacchi nel sud del Libano per colpire Hezbollah. Vi sarebbe un morto, secondo il Ministero della salute libanese. L’esercito israeliano ha ordinato alla popolazione libanese di evacuare la zona in quanto vi si troverebbero delle infrastrutture militari della milizia filoiraniana. “Israele continuerà a difendere tutte le sue frontiere e continuerà a insistere sulla piena applicazione dell’accordo di cessate il fuoco”, afferma la portavoce del governo israeliano, Sosh Bedrosian.
Di fronte all’intensificarsi degli attacchi israeliani in Libano, gli Stati Uniti premono per dei negoziati politici con Israele, ma giovedì Hezbollah, con una lettera aperta, ha rifiutato ogni negoziazione. Nella lettera, Hezbollah assicura di aver rispettato i termini del cessate il fuoco, mentre “il nemico prosegue con le sue violazioni”. Il gruppo ribadisce la legittimità del proprio diritto alla difesa di fronte alla ripresa dei bombardamenti.
L’obiettivo dichiarato degli attacchi di Israele in Libano è quello di impedire a Hezbollah di riarmarsi e ricostruire le proprie forze. Domenica, il primo ministro israeliano Netanyahu ha accusato la milizia libanese di tentare di riarmarsi, mentre il ministro della difesa Israël Katz ha rimproverato al presidente libanese di “prendersela comoda” in merito al disarmo del gruppo.
Hezbollah è uscito molto indebolito dai mesi di scontri con Israele. Gli Stati Uniti hanno aumentato le pressioni sulle autorità libanesi per il disarmo della milizia, che il gruppo però rifiuta. La lettera aperta di Hezbollah, la prima che abbia mai pubblicato, giunge proprio mentre il governo libanese deve rendere conto del progresso del piano militare di disarmo dell’organizzazione. Secondo questo piano, l’esercito del Libano dovrebbe concludere il disarmo di Hezbollah nella parte sud del Paese - vicino al confine con Israele. In seguito, entro la fine dell’anno, dovrebbe procedere per tappe per completarne il disarmo in tutto il territorio nazionale.
Ad oggi, il solo contatto tra Israele e Libano è attraverso il meccanismo di sorveglianza del cessate il fuoco, che raggruppa, oltre i due Paesi, Stati Uniti, Francia e ONU.
Notiziario delle 16.00 del 06.11.2025








