Colpi d’avvertimento. Così li ha definiti l’esercito israeliano (IDF) che mercoledì ha fatto fuoco a Jenin, dopo che una delegazione internazionale diplomatica aveva “deviato dall’itinerario approvato” per una visita organizzata dall’Autorità Palestinese nella Cisgiordania occupata.
“La delegazione ha deviato dall’itinerario approvato ed è entrata in un’area in cui non era autorizzata a stare”, ha dichiarato l’IDF in un comunicato. “I soldati dell’esercito israeliano che operavano nell’area hanno sparato colpi di avvertimento per allontanarli”. L’esercito ha detto di “deplorare l’inconveniente causato” e ha annunciato che avrebbe avuto colloqui con i diplomatici “a breve”.
Tra i primi a reagire all’accaduto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani che ha definito “inaccettabili” le minacce dell’esercito israeliano contro i diplomatici in Cisgiordania. “Chiediamo al governo israeliano di chiarire immediatamente. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili”, ha scritto in un messaggio su X.

Nuova offensiva di Israele su Gaza
Telegiornale 17.05.2025, 20:00