Con le colonne illuminate della Casa Bianca che si stagliano nella notte alle sue spalle, come una metafora del futuro luminoso che sostiene di incarnare, Kamala Harris ha promesso di scrivere un “nuovo capitolo”, lanciando un duro atto d’accusa contro Donald Trump.
A una settimana dalle elezioni forse più tese e indecise della storia degli Stati Uniti, la vicepresidente democratica ha lanciato la sua requisitoria all’Ellipse, nel luogo simbolico di fronte al lato sud della Casa Bianca in cui l’avversario quasi quattro anni fa, il 6 gennaio del 2021, radunò i suoi sostenitori e li invitò a “lottare come dannati”: un’esortazione che finì con l’assalto a Capitol Hill e la giornata più buia della democrazia americana
Decine di migliaia di persone - 75’000 secondo il team della sua campagna elettorale - si sono riunite a Washington dove Harris ha cercato di dipingere una visione ottimistica e tranquillizzante per la prima potenza mondiale, “abbastanza grande da contenere tutti i nostri sogni, abbastanza forte da resistere a fratture e divisioni, abbastanza impavida da immaginare un futuro pieno di promesse”.
Questa campagna elettorale, ricca di colpi di scena senza precedenti, si sta svolgendo in un’atmosfera di estrema tensione e di timore di violenza, mentre Donald Trump è stato oggetto di due tentativi di assassinio.
Fino a questo momento, 50 milioni di americani hanno già espresso il loro voto, mentre Harris conta sul discorso fatto nella notte su oggi, mercoledì per rilanciare la sua candidatura, visto che gli americani ancora non la conoscono bene e che molti la equiparano all’impopolare presidente in carica. Al momento i due candidati sono alla pari nei sondaggi e si concentrano con discorsi e incontri nei sette Stati in bilico ma decisivi (Swing States: Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Arizona e Nevada) per l’elezione presidenziale.
RG 09.00 del 30.10.2024 La corrispondenza dagli USA di Andrea Vosti
RSI Info 30.10.2024, 09:57