Un altro caso di overtourism. Si tratta dell’Eibsee, un lago da cartolina con acque cristalline, tanto che è stato soprannominato “Caraibi della Baviera”. Un lago che è però diventato vittima della sua bellezza e che quest’estate è stato preso d’assalto dai turisti.
Autobus gremiti, parcheggi pieni, ingorghi stradali. Già nelle prime ore del mattino le navette sono piene e bisogna rassegnarsi a salire sulla successiva. Va peggio con l’auto: solo una strada conduce al lago. Il risultato? Code chilometriche.
“Abbiamo guidato per un’ora e venti minuti. Ci sono un po’ di persone. È molto più turistico di un vero lago di montagna, ma l’acqua è incredibilmente pulita. Con la vista sulla Zugspitze, è in assoluto uno dei miei laghi preferiti, voglio assolutamente tornarci altre volte” racconta un visitatore al Telegiornale. Un altro aggiunge: “Il solo problema è che c’è troppa gente, tuttavia è facilmente raggiungibile da Monaco ed è un luogo stupendo in cui trascorrere una giornata”.
A provocare l’overtourism: i social media. Le foto dell’acqua cristallina, delle fitte foreste che circondano il lago e dello scenario idilliaco hanno generato milioni di visualizzazioni. La località più vicina all’Eibsee è Grainau, che da inizio pandemia ha avuto un boom di pernottamenti: 1’700 al giorno per una località di 3’600 persone. Senza contare i visitatori di giornata.
“Prima di arrivare all’Eibsee - dice Christian Andrä, sindaco di Grainau - si passano diversi cartelli che indicano che tutti i parcheggio sono già pieni e invitano a servirsi di parcheggi alternativi”. E conclude: “Non capisco proprio le persone che ignorano i cartelli e proseguono lo stesso, nella vana speranza di trovare un posto per poi doversi girare e provocare ancora più traffico”.