Secondo la CNN, le forze russe sarebbero sul punto di conquistare Pokrovsk, uno snodo strategico nella regione di Donetsk. I militari ucraini parlano di una città “quasi circondata” dalle truppe di Mosca. E negli ultimi giorni diversi funzionari e soldati di Kiev hanno riconosciuto che la situazione sul campo sta diventando sempre più difficile.
Lo Stato maggiore ucraino ha dichiarato domenica che nelle ultime 24 ore le truppe di Kiev avrebbero respinto oltre 70 attacchi nel settore di Pokrovsk e che, su scala nazionale, si sarebbero registrati quasi 200 scontri.
Da Mosca, il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 44 droni ucraini nella regione di Bryansk, al confine tra i due Paesi. Nella stessa giornata di sabato, le forze russe avrebbero lanciato 69 droni contro l’Ucraina, 34 dei quali sarebbero stati intercettati, secondo quanto riportato dalle forze aeree ucraine.
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Produzione di energia elettrica ridotta a zero
Gli attacchi delle ultime ore seguono quelli della notte tra venerdì e sabato, diretti in particolare contro le infrastrutture energetiche ucraine.
In seguito, Kiev ha cercato di ripristinare luce e riscaldamento, dopo che le offensive russe hanno ridotto a “zero” la capacità di produzione elettrica del Paese, come ha dichiarato al canale United News la ministra dell’Energia Svitlana Grintchouk. “È difficile ricordare un numero così alto di attacchi diretti agli impianti energetici dall’inizio dell’invasione”, ha affermato, definendo la notte di sabato “una delle più difficili” dal febbraio 2022.
La società statale Centerenergo ha confermato il crollo della produzione, mentre il gestore Ukrenergo ha avvertito che in molte regioni dell’Ucraina l’elettricità sarà disponibile solo per 8-16 ore al giorno, a causa delle riparazioni in corso e della ridistribuzione della rete.
Nonostante un parziale miglioramento, interruzioni regolari continuano a colpire le regioni di Kiev, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Poltava, Chernihiv e Sumy, ha precisato sabato sera il ministero dell’Energia.

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Interruzioni elettriche anche in Russia
Anche due regioni russe confinanti con l’Ucraina stanno affrontando interruzioni di corrente che interessano 20’000 persone nella giornata di domenica a seguito di attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche, hanno annunciato le autorità locali, il giorno dopo i bombardamenti russi in Ucraina.
Nella regione di Belgorod, regolarmente bersagliata dal fuoco ucraino, il governatore Vyacheslav Gladkov ha riferito su Telegram che “la rete elettrica e di riscaldamento ha subito gravi danni” nell’omonimo capoluogo regionale. Nella regione di Kursk, anch’essa confinante con l’Ucraina, “un incendio è scoppiato in uno degli impianti energetici nel villaggio di Korenevo”, lasciando 10 località senza elettricità, ha annunciato il governatore Alexander Khinshtein su Telegram.







