Guerra in Ucraina

L’UE finanzierà lo sforzo bellico di Kiev senza soldi russi

I 27 Stati membri definiscono un accordo da 90 miliardi per garantire la sopravvivenza economica e militare del Paese invaso da Mosca

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La premier danese Fredriksen, il presidente del Consiglio europeo Costa e della Commissione europea von der Leyen davanti alla stampa venerdì
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Notiziario 19.12.2025, 06:00

  • Keystone
Di: AFP/AP/EnCa 

Gli europei hanno deciso venerdì di finanziare lo sforzo bellico dell’Ucraina per almeno due anni, tramite un prestito comune di 90 miliardi di euro (circa 83,9 miliardi di franchi), e senza ricorrere agli averi russi per mancanza di accordo su questa soluzione.

I dirigenti dei 27 Stati membri dovevano a tutti i costi trovare una soluzione duratura per Kiev, che rischiava di restare senza fondi già nel primo trimestre del 2026. Si erano impegnati a garantire la parte essenziale del sostegno finanziario e militare dopo la riduzione del contributo americano decisa dal presidente Donald Trump.

“È un messaggio decisivo per porre fine alla guerra, perché Putin farà concessioni solo quando capirà che la sua guerra non gli porterà nulla”, ha assicurato il cancelliere tedesco Friedrich Merz al termine di questo accordo strappato nel cuore della notte a Bruxelles.

Il dirigente tedesco sosteneva da mesi l’utilizzo degli averi russi congelati in Europa per finanziare questo prestito. Ha lasciato Bruxelles senza aver ottenuto ciò che voleva, ed è stato inoltre costretto ad accettare un rinvio della firma di un accordo di libero scambio con i Paesi sudamericani del Mercosur, ottenuto da Francia e Italia.

In assenza di un’intesa su questo ricorso agli averi della banca centrale russa, ad alto rischio, i 27 si sono orientati verso un prestito comune. “Ci siamo impegnati, abbiamo mantenuto la promessa”, si è rallegrato davanti alla stampa il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, che ha guidato i lavori di questo vertice europeo. “Garantire 90 miliardi di euro a un altro Paese per i prossimi due anni, non credo che si sia mai visto nella nostra storia”, ha osservato la prima ministra danese Mette Frederiksen, il cui Paese assicura la presidenza del Consiglio dell’UE fino alla fine dell’anno.

I bisogni di finanziamento di Kiev sono stati stimati in 137 miliardi di euro, con l’UE impegnata a coprirne i due terzi, ossia 90 miliardi di euro. Il resto dovrà essere garantito dagli altri alleati dell’Ucraina, come la Norvegia o il Canada. I 27 concederanno a Kiev un prestito a tasso zero, finanziato dal bilancio dell’Unione europea, che l’Ucraina dovrà rimborsare solo se la Russia le pagherà delle riparazioni, ha precisato davanti alla stampa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

“Dopo lunghe discussioni”, è chiaro che il ricorso agli averi russi “richiede ulteriore lavoro”, aveva riconosciuto nella notte tra giovedì e venerdì un responsabile europeo, sotto anonimato. Un accordo si arenava da settimane sulla forte reticenza del Belgio, dove si trova la maggior parte di questi averi congelati, circa 210 miliardi di euro. L’idea era di ricorrervi per finanziare un “prestito di riparazione” di 90 miliardi a favore dell’Ucraina.

Zelensky: “Prestito rafforza nostra resilienza”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato venerdì per il prestito di 90 miliardi di euro concesso dall’Unione europea al suo Paese per finanziare lo sforzo bellico contro la Russia. Ha ritenuto che questo aiuto “rafforzi davvero la nostra resilienza”.

“Si tratta di un sostegno importante che rafforza davvero la nostra resilienza”, ha scritto Zelensky sul social network X ringraziando i leader europei. “Resta importante che gli attivi russi restino immobilizzati e che l’Ucraina abbia ricevuto una garanzia di sicurezza finanziaria per gli anni a venire”, ha aggiunto a proposito dei beni russi sui quali gli europei non sono riusciti a trovare un accordo.

Soluzione apprezzata pure dal Cremlino

Dal canto suo, un emissario del Cremlino per le questioni economiche, Kirill Dmitriev, ha salutato venerdì la decisione dell’UE di non ricorrere agli attivi russi congelati in Europa per finanziare lo sforzo bellico dell’Ucraina. Vede una vittoria del “buon senso”. Mosca, che dal febbraio 2022 conduce un’invasione su larga scala in Ucraina, considera illegali le sanzioni internazionali adottate contro di essa a causa di questa aggressione, in particolare il congelamento dei suoi beni, e definisce il loro utilizzo un furto.

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L'analisi in diretta da Bruxelles

Telegiornale 18.12.2025, 20:00

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