Donald Trump ha ordinato bandiere a mezz’asta fino a domenica in onore “di un grande patriota americano” e accusa la sinistra radicale, ma a ore dall’attentato in cui è rimasta uccisa la voce del movimento MAGA fra i giovani, l’assassino di Charlie Kirk è ancora uccel di bosco. Due uomini sono stati fermati, ma poi rilasciati. Parole di condanna sono giunte da personalità di tutto lo spettro politico.
Il momento dello sparo che ha ucciso Charlie Kirk e la fuga dei presenti
RSI Info 11.09.2025, 10:05
Il 31enne attivista di destra alleato di Donald Trump è morto in ospedale dopo essere stato colpito al collo con un colpo d’arma da fuoco, mentre parlava a studenti del campus della Utah Valley University a Orem. Era la prima di una quindicina di date programmate in tutto il Paese prima della fine di ottobre.
È l’ennesimo atto di violenza politica negli Stati Uniti sempre più polarizzati e segnati in tempi recenti dagli attacchi, riusciti o falliti, che hanno coinvolto, oltre allo stesso presidente (durante la campagna elettorale), esponenti sia democratici che repubblicani, come il marito dell’ex speaker Nancy Pelosi o il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro.
I video pubblicati online, girati con i cellulari, mostrano persone che scappano dall’evento dopo che si era sentito uno sparo. In un filmato si vede la testa di Kirk che si muove di scatto mentre il sangue gli cola dal collo. Stava tenendo un discorso seduto sotto una tenda con lo slogan “The American Comeback” stampato sopra.
La portavoce dell’università ha riferito che l’attivista è stato colpito circa 20 minuti dopo aver iniziato a parlare, da una persona che ha sparato verosimilmente dal Losee Center, un edificio a quasi 200 metri di distanza. Un tiro da cecchino. Il campus è rimasto chiuso per tutto il resto del giorno.
Residente con la famiglia in Arizona (era sposato con l’ex miss Erika e aveva due figli di 3 e 1 anno), Kirk si era affermato negli ultimi anni come una delle giovani figure di destra più influenti del Paese, diventando uno stretto alleato del presidente e un assiduo frequentatore della Casa Bianca. Alla cerimonia di insediamento del era tra gli ospiti d’onore nella Rotonda del Campidoglio.
Aveva pubblicamente promosso cause conservatrici, nonché disinformazione sul Covid-19, la teoria critica della razza e il negazionismo sul cambiamento climatico. Kirk aveva co-fondato Turning Point USA nel 2012, quando aveva 18 anni, e da allora era diventato una presenza fissa nei campus universitari, dove organizzava comizi come quello nello Utah, che spesso attirano grandi folle. Turning Point USA è ora la più importante organizzazione giovanile conservatrice del Paese. Ha un notevole fatturato e sedi in oltre 850 college, che registrano gli studenti per votare, organizzano una rete e invitano relatori conservatori nei campus.
La sua voce si era imposta anche grazie al suo popolare podcast e alla sua onnipresenza sui social media, dove aveva milioni di seguaci. Le sue apparizioni come oratore e un libro scritto nel 2020, “The MAGA doctrine”, lo avevano reso milionario.