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L’attacco iraniano pare di nuovo imminente

Secondo indiscrezioni potrebbe scattare nel giro di qualche giorno, Washington accelera l’arrivo nell’area di una seconda portaerei - Teheran: “Abbiamo il diritto di rispondere”

  • 12 agosto, 14:19
  • 25 settembre, 12:37

RG 12.30 del 12.08.2024 La corrispondenza di Michele Giorgio

RSI Info 12.08.2024, 14:14

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Di: Reuters/AFP/pon 

La vendetta iraniana per l’uccisione da parte di Israele del comandante di Hezbollah Fuad Shukr (il 30 luglio a Beirut) e del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh (il 31 luglio a Teheran) potrebbe scattare nel giro di qualche giorno, secondo indiscrezioni diffusesi proprio quando l’atteso attacco sembrava diventare sempre meno probabile.

Si tratterebbe di un’operazione molto più vasta di quella essenzialmente dimostrativa di aprile, secondo quanto emerso (così riferisce la di solito bene informata pagina di Axios) da un colloquio domenica fra il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant e il suo omologo statunitense Lloyd Austin. Quest’ultimo ha dato credito alle voci di un imminente assalto ordinando alla flotta guidata dalla portaerei USS Abraham Lincoln e al sottomarino dotato di missili nucleari USS Georgia di accelerare i tempi del loro arrivo in Medio Oriente. Nell’area Washington già dispone del gruppo navale comprendente un’altra portaerei, la USS Theodore Roosevelt.

Parlando con la controparte cinese, il ministro degli esteri iraniano Ali Bagheri Kani ha risposto indirettamente lunedì a Francia, Germania e Regno Unito, che esercitavano pressioni per prevenire un’escalation. Ha detto che Teheran ha il diritto di rispondere agli attacchi di Israele sul suo territorio.

La replica iraniano potrebbe scattare anche prima di giovedì, quando con la mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto dovrebbero riprendere i colloqui per un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione di ostaggi israeliani e prigionieri politici palestinesi. Tel Aviv ha già fatto sapere che ci sarà, mentre Hamas non intende partecipare: denuncia le nuove condizioni presentate da Benjamin Netanyahu, l’assassinio da parte di Israele di Haniyeh e i recenti attacchi aerei israeliani a Gaza, in cui sono morti decine di palestinesi.

Intanto le tensioni continuano a influenzare il traffico aereo: Swiss ha annunciato lunedì di aver prolungato la sospensione dei voli da e per Beirut e Tel Aviv. Fin qui era prevista fino al 13 agosto, ora al 21. Altre destinazioni toccate dal provvedimento deciso dalle compagnie che fanno capo a Lufthansa sono Amman, Teheran e la città irachena di Erbil.

Medio Oriente fra guerra e diplomazia

Telegiornale 12.08.2024, 12:30

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