Il Bundestag, il Parlamento tedesco, ha votato a favore di un disegno di legge volto ad aumentare gli effettivi dell’esercito dagli attuali 184’000 a 260’000 soldati. L’attuale Governo, nelle sue intenzioni, vuole costituire le forze armate convenzionali più forti d’Europa. Non si tratta - almeno per il momento - di reintrodurre la leva obbligatoria sospesa nel 2011 e a cui puntava il cancelliere conservatore Friedrich Merz, ma - per le resistenze degli alleati social-democratici - di un servizio che rimane su base volontaria almeno fino al 2027. A quel punto la situazione verrà rivalutata.

Il ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) e il cancelliere conservatore Friedrich Merz
Per la modifica hanno votato 323 deputati, contro 272, mentre uno si è astenuto. Il Bundesrat (la camera dei Länder) dovrebbe occuparsi della legge prima di Natale. Il ministro della Difesa Boris Pistorius aveva nuovamente sollecitato il consenso in aula. Libertà di opinione, libertà di manifestazione, libertà religiosa e lo Stato “non si proteggono da soli”, ha detto il politico socialdemocratico. “Devono farlo persone pronte a impegnarsi per esso, non chi resta dietro la staccionata aspettando che siano altri a farlo”.

Gli studenti scesi in piazza non ne vogliono sapere di imbracciare le armi
Cosa cambia nell’immediato? Tutti i giovani uomini e donne nati dal 2008 riceveranno dall’anno prossimo un questionario personale che include anche la motivazione al servizio militare. Gli uomini dovranno compilarlo, le donne potranno farlo su base volontaria, poiché la Costituzione non prevede la leva obbligatoria per le donne. In seguito si aggiungerà l’obbligo, sempre unicamente per i maschi, di presentarsi a una visita di leva in cui verrà verificata l’idoneità oltre che la disponibilità al servizio.

I dimostranti critici anche nei confronti del precedente cancelliere
La nuova legge - anche con questa componente di volontarietà - non piace però ai giovani. Per protesta, in particolare gli studenti delle scuole superiori, giovedì sono scesi in piazza in diverse città tedesche invece di presenziare in classe. Le manifestazioni erano annunciate a Berlino, Amburgo, Düsseldorf, Dresda e Monaco, secondo una panoramica dell’iniziativa “Sciopero scolastico contro la leva”. “Non vogliamo finire come carne da cannone”, si legge in un appello su Instagram. Proteste contro i piani per il servizio militare si sono svolte anche davanti al Bundestag. Presente al raduno nella capitale, con 20 o 30’000 persone secondo le sue stime, il collaboratore della RSI dalla Germania Walter Rauhe ha detto in diretta al Radiogiornale che sembra di assistere “a una rinascita del movimento pacifista tedesco che aveva vissuto la sua epoca d’oro negli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso”. I giovani, che negli ultimi anni si erano mobilitati in particolare per il clima, non sono solo contrari alla leva, ma anche al riarmo, e chiedono che nelle controversie internazionali di oggi si ricorra di più alla diplomazia e si discuta meno di ricorrere alla forza.









