Il nuovo riconoscimento da parte Papa Francesco del massacro degli armeni avvenuto nel 1915 come un “genocidio” non “aiuterà la pace e la stabilità del Caucaso”. Lo afferma il ministero degli esteri turco all’indomani del viaggio del Pontefice in Armenia in un lungo comunicato diffuso lunedì mattina.
Mentre Papa Francesco si trovava ancora in Armenia, il vicepremier turco Nurettin Canikli, lo aveva già accusato di mostrare una “mentalità dei tempi delle Crociate”. La Turchia si dice quindi “delusa” dalle parole di Bergoglio e accusandolo di “discriminazione su base religiosa e di non avere un approccio conciliante”.
La nota di Ankara prosegue stigmatizzando la visita di Bergoglio al memoriale. “Il fatto che Papa Francesco sia andato al memoriale del cosiddetto genocidio durante la sua visita in Armenia, abbia fatto dichiarazioni spiacevoli e inaccettabili riferimenti sugli incidenti del 1915 in una dichiarazione congiunta con il catholicos armeno, abbia fatto dichiarazioni che sono state dimostrate essere bugie e calunnie, ha mostrato ancora una volta la devozione incondizionata di sua Santità alla narrativa armena”.
ATS/ANSA/Swing




