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La piazza spera, Netanyahu: “Hamas sarà disarmato”

Mentre il presidente Trump fa pressioni per l’accordo: “Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale. Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco sarà immediatamente effettivo”

  • 2 ore fa
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01:29

In diretta da Tel Aviv

Telegiornale 04.10.2025, 20:00

  • Keystone
Di: Telegiornale-Bos-Amuso/Agenzie/Spi 

“Hamas sarà disarmato. Avverrà o diplomaticamente, attraverso il piano di Trump o militarmente da parte nostra”. Queste le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu che sabato sera è sembrato parlare più ai ministri dell’estrema destra nazionalista, contrari a qualunque passo indietro nella Striscia, che al fiume di persone che ha manifestato nella cosiddetta piazza degli ostaggi a Tel Aviv.

Un numero imponente, 120’000, secondo il Forum delle famiglie dei rapiti, in un altro sabato di speranza alla vigilia del secondo anniversario dal massacro del 7 ottobre. Molte persone, ha raccontato al Telegiornale l’inviato Emiliano Bos, hanno chiesto a Netanyahu di non perdere l’occasione presentata dall’accordo voluto da Donald Trump.  “Abbiamo visto bandiere americane e abbiamo sentito qualcuno dire che Trump è riuscito a fare quello che Netanyahu non ha fatto”, ha detto in diretta l’inviato: “L’estrema destra - ha detto Bos - sembra un po’ con le spalle al muro, perché i partiti di centro, l’opposizione di Yair Lapid, sono pronti a sostenere il governo Netanyahu affinché questo accordo, con tutte le incertezze, possa comunque andare avanti”. Pare certo che ci sia una sorta di accelerazione per arrivare in tempi stretti, forse strettissimi, alla liberazione degli ostaggi che la piazza chiede da due anni. “Stasera qualcuno mi ha detto, forse questo è l’ultimo sabato che siamo qui”, ha concluso l’inviato.

Sempre al Telegiornale della RSI è stato raccontato il sabato di chi vive nella Striscia. Una giornata in cui l’esercito avrebbe ridotto le operazioni, anche se le bombe hanno continuato a fare vittime.  L’agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che i bombardamenti israeliani hanno ucciso almeno 57 persone dall’alba.  “Cambiamenti sul campo non se ne sono visti - ha detto il medico Giorgio Monti, che opera in una clinica di Emergency, situata a venti chilometri da Gaza City. “Sono continuati gli attacchi in modo reiterato. Ancora questa mattina alle 8.30 un F16 è passato radente sulla clinica. I bombardamenti li abbiamo sentiti anche in mattinata. Quindi abbiamo una speranza, c’è un lumicino in fondo al tunnel, però per il momento è soltanto un lumicino”.

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Intervista a Monti di Emergency

Telegiornale 04.10.2025, 20:00

La proposta di Trump, racconta il medico, ha fatto scendere in strada alcune persone. “La popolazione di Gaza - ha detto - vuole la pace. La gente vuole riuscire a trovare il cibo, vuole uscire, avere una vita dignitosa. Qualunque accordo, la gente lo accoglierebbe con grande favore”.

La scadenza dell’ultimatum ad Hamas per accettare il piano proposto dal presidente degli Stati Uniti è fissata per la mezzanotte di domenica in Svizzera. Trump è tornato sabato a fare pressioni sul movimento islamista palestinese: “Dopo i negozati - ha scritto sul suo social Truth - Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale, che abbiamo mostrato e condiviso con Hamas. Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco sarà immediatamente effettivo, inizierà lo scambio di ostaggi e prigionieri e creeremo le condizioni per la successiva fase di ritiro, che ci porterà vicino alla fine di questa catastrofe”.

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Gaza: da domani negoziati di pace

Telegiornale 04.10.2025, 20:00

 

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