La verità nella scatola nera

La dinamica dello schianto dell’airbus di Germanwings precipitato martedì mattina nelle Alpi del sud-est della Francia con 150 persone a bordo, tutte morte, potrebbe essere chiarita nelle prossime ore.

Sono infatti in corso le analisi di una delle due scatole nere, quella con le registrazioni delle conversazioni dei piloti, che però è danneggiata. Verso le 16.00 potrebbero essere rese note le prime indiscrezioni sul contenuto. Non è ancora stata trovata, invece, l’altra memoria, quella con i dati di volo.

I capi di Stato sul luogo dello schianto

La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande hanno sorvolato brevemente in elicottero mercoledì il luogo dello schianto. I due leader sono in seguito atterrati a Seynes-Les-Alpes dove sono organizzate le operazioni di recupero delle vittime. Il presidente del Governo spagnolo, Mariano Rajoy, li ha raggiunti qualche momento dopo in macchina.

I tre hanno in seguito incontrato i responsabili della gendarmeria, della protezione civile, dei pompieri e dei soccorritori di montagna, mobilitati per ritrovare i corpi ed altri elementi che potrebbero spiegare l’origine della catastrofe.

A Seyne-Les-Alpes, intanto, stanno arrivando anche i familiari dei passeggeri. Il capo dell’Eliseo si è raccomandato che venga fatto “tutto il possibile” per dare loro sostegno. Un giorno di lutto anche in Germania, per i colleghi della Germanwings che hanno perso la vita nell'incidente.

Intanto il direttore della filiale lowcost di Lufthansa ha reso noto le nazionalità dei viaggiatori deceduti in gran parte tedeschi (72) e spagnoli (almeno 51, secondo Madrid). Altri provenivano da Australia, Argentina, Belgio, Colombia, Danimarca, Giappone, Gran Bretagna, Iran, Israele, Kazakistan, Messico, Olanda, Stati Uniti Turchia e Venezuela.

reuters/ZZ/bin

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