Missili israeliani su un mercato, 18 morti a Gaza

Un attacco israeliano ha causato 18 morti giovedì in un mercato di Deir al Balah a Gaza, secondo quanto riferiscono fonti ospedaliere. Stando a testimoni, i droni hanno lanciato due missili nel corso dell’intervento di un’unità di polizia che opera in abiti civili, incaricata di lottare contro i saccheggiatori e i commercianti che rivendono a prezzi esorbitanti gli aiuti rubati.

Quanto accaduto al mercato è raccontato da testimoni, non ci sono versioni ufficiali e al riguardo Israele al momento non commenta. Stando ai racconti, gli agenti avevano sequestrato e stavano distribuendo la farina venduta illegalmente e altri beni di prima necessità, attirando così una gran folla, quando gli apparecchi hanno aperto il fuoco. Fra le vittime, anche un bambino e almeno sette dei poliziotti.

Si tratta dall’ennesima strage connessa alla distribuzione di cibo nella Striscia, che lo Stato ebraico aveva bloccato per oltre due mesi, prima di permettere l’accesso a quelli forniti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation. E proprio giovedì è stata annunciata una nuova sospensione, nell’attesa che l’esercito presenti un piano per contrastare i saccheggi, che Tel Aviv attribuisce ad Hamas. Tanto il gruppo islamico, quanto le organizzazioni citate smentiscono la versione secondo la quale grandi quantità di cibo sarebbero state illegalmente dirottate in passato.

Saccheggi ad opera di bande criminali ce ne sono, ma anche le tribù che si sono organizzate per scortare i rari convogli autorizzati ritengono che Israele le usi come scusa per imporre il proprio controllo, nel tentativo di sostituire il sistema di forniture gestite da organizzazioni internazionali.